segreteria

Lo scorso 28 gennaio si è tenuto a Cuneo presso l’Auditorium “Il Varco” il convegno dal titolo “Provincia di Cuneo: da terra di confine a crocevia transalpino”, organizzato dalla nostra associazione Insieme in collaborazione con AISPA Enti Locali, che ha beneficiato del patrocinio della Regione Piemonte nonché della Provincia e del Comune di Cuneo.

I temi trattati hanno avuto ad oggetto le infrastrutture dell’Italia nordoccidentale, con un dettaglio particolare per la Provincia Granda. Il quadro che è emerso dall’analisi prodromica al convegno, suffragato da varie fonti qualificate quali il Piano Regionale della Mobilità e dei Trasporti 2018, il Piano di spostamento casa-lavoro realizzato dalla Provincia di Cuneo il 24.05.2022, il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali del Piemonte a cura di Unioncamere Piemonte nonché i dati forniti dal Consorzio Grandabus e dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, è sicuramente allarmante. Come si evince dalle varie fonti consultate, nonché dai contenuti multimediali che abbiamo creato appositamente per l’occasione e che sono liberamente consultabili sul nostro sito internet (associazioneinsieme.info), la nostra Provincia rischia un isolamento del territorio e, soprattutto, rischia nel prossimo futuro di restare tagliata fuori dai grandi flussi dell’economia.

Abbiamo quindi portato all’attenzione dei presenti cinque suggestioni, relative a nuove opere e al potenziamento di altre già esistenti, che riteniamo centrali per lo sviluppo della Granda nei prossimi anni e che dovrebbero essere prese in seria considerazione da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali, dai corpi intermedi nonché in generale della politica, a prescindere dallo schieramento politico:

  1. un collegamento diretto tra la città di Cuneo e il Sud della Francia,
  2. un collegamento veloce ferroviario con la Città di Torino e l’integrale raddoppio della linea,
  3. una superstrada pedemontana Mondovì-Cuneo-Saluzzo-Pinerolo;
  4. il potenziamento dei servizi pubblici, con la riapertura di alcune linee ferroviarie, auspicando una maggiore sinergia tra il trasporto rotabile e quello su gomma;
  5. potenziamento dell’Aeroporto di Levaldigi quale scalo cargo, anche e soprattutto grazie ad una interconnessione con infrastrutture stradali e ferroviarie al passo con i tempi.

Alla luce di quanto riportato accludiamo alla presente la cartella dei lavori del Convegno, contenente con sufficiente livello di dettaglio tutte le informazioni di cui sopra, con l’auspicio che possa trovare il Suo interesse e possa, di conseguenza, portare nuovamente l’attenzione sul tema infrastrutturale, tornato per qualche giorno agli onori delle cronache dopo la pubblicizzazione del nostro evento ma che auspichiamo diventi assolutamente centrale nell’agenda politica dei prossimi anni.

Riteniamo che sarebbe necessario valutare, sulla scorta di altre positive esperienze, l’opportunità di dare vita ad una cabina di regia che possa rendere operativi, concreti e realizzabili i progetti elencati o ne proponga di nuovi, oltre ad individuare e reperire fondi e risorse di natura regionale, statale ed europea, oltre ad eventuali partecipazioni private, necessarie per la loro realizzazione.

Restiamo comunque a completa disposizione per dare il nostro contributo al fine di approfondire questa importante tematica.

L’occasione è gradita per porgere i nostri migliori saluti,

 

il Presidente Marcello Cavallo

il Coordinatore del Pianeta Infrastrutture Sergio Pasi

PDF Documento convegno 28 gennaio 2023

Video del convegno

Le slides della presentazione curata da Sergio PASI sulle “suggestioni” proposte dal Pianeta Infrastrutture e Innovazione.

Slides suggestioni Pianeta Infrastrutture e Innovazione

I video a supporto delle slides

Situazione attuale mobilità Cuneo-Nizza

Le suggestioni per la Cuneo-Nizza

Torino-Cuneo FS

Pedemontana

Trasporto pubblico della conurbazione di Cuneo

 

Carissimi,
Il quotidiano “La Stampa” ha lanciato ieri la petizione “Strade sicure, la vita vale” a seguito degli ultimi drammatici incidenti in cui hanno perso la vita anche molti giovani e giovanissimi.

La nostra Associazione, da sempre attenta al valore della vita umana e sensibile  alle problematiche inerenti le infrastrutture della nostra provincia, condivide e sostiene questa importante iniziativa.

Vi invitiamo a sottoscrivere questo appello andando sul sito www.lastampa.it/cuneo, in alto trovate il link su cui cliccare (strade sicure, la vita vale: firma anche tu la petizione).

Abbiamo in programma per fine gennaio un importante incontro per riflettere, con qualificati esperti del settore, proprio sul tema delle infrastrutture stradali e non solo.

Uno specifico gruppo di lavoro (il “pianeta” infrastrutture e innovazione) è al lavoro da alcuni mesi per definire specifiche proposte in merito.

Rinnoviamo quindi l’invito a sottoscrivere e far sottoscrivere questa petizione che ha l’obiettivo di chiedere:

1) un piano di interventi per rendere le strade sicure,

2) un progetto di educazione stradale nelle scuole,

3) una campagna di pubblicità progresso per sensibilizzare chi guida.

Il presidente
Marcello Cavallo

Superata, in base ad un recente pronunciamento della Corte, la discriminazione esistente tra coppie sposate (o unioni civili) e coppie di fatto, conviventi senza alcun vincolo civile ai fini dell’applicazione dell’IMU.  Queste ultime, infatti, a differenza delle prime, potevano beneficiare dell’esenzione dall’imposta per la casa di abitazione di ogni componente.

Il che stava a significare che ciascuno dei componenti la coppia (c. d. di  fatto) poteva beneficiare dell’esenzione dall’imposta per ciascuna casa di proprietà, qualora avesse fissato la rispettiva residenza in due abitazioni diverse, mentre la legge dichiarata incostituzionale (articolo 1, comma 741, lettera b legge 160/2019), non accordava lo stesso beneficio alle coppie legate da matrimonio o da altro vincolo civile ammettendo l’esenzione solo per una sola delle due abitazioni.

Per la Corte costituzionale una tale regolamentazione era fortemente in contrasto con il dettato costituzionale e, in particolare, con il principio di uguaglianza di cui all’articolo 3, (per il diverso trattamento delle coppie di fatto rispetto ai coniugi o ai partecipi di una unione civile) e con quello di favore di cui nel nostro ordinamento gode la famiglia ai sensi dell’articolo 31.

Per i giudici della Corte la tutela della famiglia è sviluppata dalla Costituzione italiana con “un’attenzione che raramente si ritrova in altri ordinamenti” e, pertanto, non è consentito al legislatore ordinario di attenuarla solo per perseguire l’obiettivo di contrastare l’elusione contributiva; per tali ipotesi, infatti, è più che sufficiente, a giudizio della Consulta, controllare i consumi di elettricità, gas e acqua, ai sensi del decreto sul federalismo fiscale municipale (Dlgs 23/2011, articolo 2, comma 10) senza bisogno di mettersi la Costituzione sotto i piedi.

La decisione della Corte è radicale andando ad incidere anche sul concetto di “nucleo familiare” quale definito dalla normativa in modo da escludere qualsiasi altro appiglio per consentire ai giudici di disapplicare – nella definizione dei ricorsi ancora pendenti – i principi fissati per la materia.

Non si può che plaudire alla decisione della Corte di salvaguardare il dettato costituzionale e di mettere la famiglia in una condizione non deteriore rispetto alle mere convivenze; ciò, malgrado, però non si può condividere lo stesso ottimismo circa la sufficienza dei consumi come strumento per contrastare eventuali tentativi di elusioni, ma sarà il seguito a stabilire se le preoccupazioni del legislatore fossero, o meno, reali.  (il testo integrale della sentenza 209 del 12/09/2022, depositata il 13/10/2022 è recuperabile dal sito: (https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2022&numero=209)